22/04/08

troppe parole...

Parlare, parlare…parole…troppe parole… io non so parlare…non riesco a parlare…nel momento in cui ne ho più bisogno è come se perdessi tutti i vocaboli che ho imparato sino ad oggi… parole troppe parole…come puoi ricordarle tutte…come puoi pescarne quelle giuste nel momento in cui ti servono… ed è così che nel momento in cui devo spiegare qualcosa…devo spiegare me stessa…. Perdo tutto…il vuoto…un nodo in gola… e solo una frase… un attimo! Non capisco…è bruttissimo, bruttissimo sentirsi impotente, sentirsi muti… e così… rimangio quelle parole che non ho mai detto, che ho forse pensato ma che non ricordo più…sgombro la mente dal nulla per ritornare in me stessa…quella me che ancora ricorda un po’ di lessico e che volendo ha la possibilità di utilizzarlo…e quindi… dimentichi…cerchi di dimenticare e di nn parlare, ma tanto non sai parlare… ma vorresti saperlo fare, in quei momenti indispensabili… ma le parole sono così pesanti… ogni parola provoca una reazione, ogni parola scatena un’emozione, lanciando una risposta… troppe complicazioni, troppe cose a cui pensare prima di parlare… come poter conciliare il tutto… come poter pensare a tutto in quel momento facendo incontrare le varie ipotesi in un punto ed uscendone con un’unica soluzione?!?
Non lo so…non lo so, anche perchè io non lo faccio…
Click and stop….

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è proprio vero che non riesci a parlare, hai descritto molto bene una cosa che spesso succede anche a me: alle volte mi sento soffocato da pensieri e problemi (sempre all'interno della mia testa) e muoio dalla voglia di poterli esprimere e poi così all'improvviso non riesco a dir nulla, nemmeno a scrivere nulla! A quel punto è irritante perchè è come se tu non avessi mai avuto nulla, ti chiedi: "ma se sto così male perchè non riesco ad esprimerlo? Ma sto male davvero o sto diventando pazzo?"

Forse la cosa migliore è pensare sul serio di non avere nulla, se ci si sente malati ci si sente deboli,
stanchi, si rinuncia a FARE tutto ed è proprio questo il problema a mio avviso. Se non FAI se non AGISCI le cose non possono cambiare, non le puoi cambiare con i ragionamenti, puoi solo farti un quadro chiaro della situazione ma per il resto nient'altro di significativo.

Sta a noi decidere se vogliamo mostrare la malattia oppure dimenticarla e confidare nell'autoguarigione (spesso succede che se tu non pensi al tuo male non lo avverti più).

Manu F. ha detto...

uhm.. io mi chiedo sempre come sarebbe un mondo senza parole.. in quel mondo in cui non devi considerare una persona per quello che dice( che spesso deriva delle sue esperienze vitali) ma per quello che è.. un mondo d'instinti, di chimiche incrociate.. Ci sono persone a cui ti senti legata non per il discorso che sostieni ma per la sensazione che provi quando gli sguardi si incrociano.. Insomma un mondo senza parole e con più musica sarebbe più facile e meno cattivo, nessuno avrebbe la possibilità di offendere e conseguentemente di difendere..

Lo so sono uscita fuori traccia..VOTO 2..:)

Valeria ha detto...

@gabriele: Hai ragione… è forse quello che faccio più spesso, impegno la mia mente in altro per dimenticare, per non avere la necessità di dire ciò che non riesco ad esprimere… speriamo sia la via giusta… mah!

@manu: forse era proprio cioè che volevo dire con le ultime tre parole… tutto più semplice, già! Voto: eccellente!! :D